Arcidiocesi di Napoli
Servizio ecumenismo e dialogo inter-religioso
8 luglio alle ore 20:00
al Teatro di San Carlo si è tenuto l’evento interreligioso “Sport e Religioni per la Pace”, pensato dall’ufficio cultura della Curia di Napoli con la collaborazione della Commissione per il dialogo ecumenico e interreligioso di Napoli, per favorire l’incontro tra le diverse religioni di appartenenza dei tanti atleti partecipanti all’Universiade. Varie comunità religiose hanno portato in scena una propria esibizione: il gruppo Buddista Sri Ridma, la Comunità Baha’i, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, la Comunità Ebraica, la Comunità Dzogchen di Namdeling. La Comunità Islamica di Napoli, pur avendo aderito all’iniziativa non ha potuto realizzare la rappresentazione preparata con cura per un lutto che ha colpito la comunità.
La serata è stata aperta dagli interventi dell’Orchestra Liceo Musicali e dell’Orchestra Conservatorio a Majella dirette dai Maestri Leonardo Quadrini e Carlo Morelli. A seguire, sono saliti sul palco del teatro più antico d’Europa, l’Orchestra Big Band diretta da Morelli, il Coro Polifonico di Napoli diretto da Luigi Grima, il Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo diretto da Stefania Rinaldi e la compagnia Ivir Danza di Irma Cardano.
Lo spettacolo si è prolungato per oltre due ore e al termine tutti i leader religiosi presenti sono saliti sul palco per intonare insieme un canto di pace.
Il messaggio del Vicario alla cultura di Napoli
Carissimi amici,
lo spettacolo di ieri sera - organizzato per accogliere i giovani delle Universiadi - è stato un vero momento di grazia: un'esperienza che ha messo insieme musica, danza e spiritualità.
Siamo stati coinvolti in una storia che sa di futuro: le religioni - riconciliate nella diversità - potranno indicare ai giovani del domani la via di dialogo e della cooperazione.
Vedere tanti ragazzi suonare, ballare insieme, cantare ad una sola voce struggenti melodie mi è sembrata l'immagine di una umanità nuova, riappacificata nel gioioso servizio all'uomo.
Ci siamo sentiti coinvolti in un sogno più grande di noi, al quale però potremo certamente dare la sostanza del nostro impegno.
Ho avuto i complimenti di tutti per un'esperienza che ha riscosso una profonda risonanza emozionale.
Grazie a tutti voi perché avete dato il meglio di voi stessi, perché avete tratto dalla vostra tradizione qualcosa che potesse essere d'interesse comune.
Grazie per il vostro garbo e lo spirito di collaborazione che vi ha distinti.
Mi auguro d'incontrarvi ancora
Con simpatia
Don Adolfo Russo